L’Istituto Romano di San Michele, noto per il suo ampio patrimonio immobiliare e la sua significativa attività di assistenza, entra in una nuova era sotto la guida di Giovanni Libanori. La strategia di gestione del patrimonio immobiliare mira a finanziare e migliorare ulteriormente i servizi socio-assistenziali offerti dall’istituzione.
Un Nuovo Approccio alla Gestione del Patrimonio
La presidenza di Libanori segna una svolta significativa nell’approccio dell’Istituto alla gestione delle sue risorse immobiliari. “Il nostro obiettivo è quello di valorizzare al massimo i beni immobili di proprietà dell’Istituto,” ha dichiarato il presidente Libanori. Tra i beni più prestigiosi ci sono locali vuoti situati in luoghi chiave come Piazza della Repubblica, via delle Terme di Diocleziano e via del Viminale. L’intento non è speculativo, ma piuttosto finalizzato al miglioramento dei servizi erogati dall’Istituto, dalla realizzazione di progetti socio-assistenziali innovativi all’ampliamento delle offerte esistenti.
Storia e Importanza dell’Istituto
Fondato nel 1582 e ufficialmente denominato con il regio decreto del 1928, l’Istituto Romano di San Michele si è sviluppato enormemente, risultando dalla fusione di entità storiche come l’Ospizio di San Michele e l’Orfanotrofio di Santa Maria degli Angeli. La sede attuale, stabilita nel 1937, si estende su un’area di circa 120.000 mq, comprendendo diversi edifici circondati da vasti giardini. Nel corso dei secoli, l’Istituto si è distinto come un pilastro del sostegno sociale, educativo e di beneficenza, soprattutto per i gruppi più vulnerabili della società romana. La sua sede a Ripa Grande è un esempio notevole di integrazione tra assistenza e cultura, fungendo anche da centro per le arti e le manifatture sin dal XVII secolo.
Il Futuro dell’Istituto sotto la Presidenza di Libanori
Con la nuova direzione, l’Istituto si impegna a sfruttare le proprie risorse immobiliari per generare fondi che sosterranno i suoi ambiziosi progetti. Questo approccio strategico non solo garantisce la sostenibilità finanziaria dell’istituto, ma promette anche di rafforzare e ampliare la sua offerta assistenziale. Questa visione pone l’Istituto Romano di San Michele come un modello di come le istituzioni storiche possano innovarsi e rimanere rilevanti nell’era moderna, dimostrando che è possibile preservare la ricchezza storica e culturale mentre si migliora attivamente la qualità della vita di molte persone.
In conclusione, l’ASP San Michele non si limita a gestire un patrimonio immobiliare di grande valore, ma lo trasforma in una risorsa vitale per il sostegno e l’espansione dei servizi socio-assistenziali a Roma, mantenendo il suo ruolo cruciale nel tessuto sociale e culturale della città.