Il Centro Astrea nasce in attuazione di un Accordo stipulato tra Cassa delle Ammende e le Regioni e le Province autonome, per la promozione di una programmazione condivisa relativa ad interventi di inclusione sociale a favore delle persone in esecuzione penale. In particolare, la progettualità che ha dato scaturigine al Centro Astrea, in partenariato con la Regione Lazio, il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del lazio, Abbruzzo e Molise (PRAP), l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna del Lazio, Abruzzo e Molise (UIEPE) e l’Istituto Romano di San Michele, cofinanziata da Cassa delle Ammende, mirava a realizzare, tra gli altri, servizi pubblici per la Giustizia Riparativa e la Mediazione Penale.
A quasi un anno dalla sua inaugurazione il Centro Regionale per la Giustizia Riparativa e la Mediazione Penale “Astrea” è oggi gestito dall’Istituto Romano di San Michele e rappresenta un modello unico nel panorama italiano, consegnando alla Giustizia Riparativa quella dimensione relazionale e quell’approccio inclusivo, voluti dalla Riforma Cartabia, affondando le sue radici nella comunità, terreno privilegiato che consente di non inaridire i legami, permettendo, viceversa, di costruirne di nuovi.
Missione del Centro Astrea:
La mission del Centro Astrea è la stessa del legislatore comunitario, ispirandosi alle premesse della Raccomandazione CM/Rec (2018) 8 del Consiglio d’Europa agli Stati membri sulla Giustizia Riparativa in materia penale, che individua come finalità quella di “incoraggiare il senso di responsabilità degli autori dell’illecito e offrire loro l’opportunità̀ di riconoscere i propri torti così da favorire il loro ravvedimento e consentire la riparazione e la comprensione reciproca e incoraggiare la rinuncia a delinquere”.

Il Centro Astrea si propone come promotore dell’applicazione della Giustizia Riparativa, con la convinzione che questo Istituto possa essere considerato come una risorsa imprescindibile a disposizione della giustizia penale contenziosa per incidere sulla recidiva, affrontando i limiti e le contraddizioni del sistema carcere, dove larga parte della popolazione detenuta “rappresenta una marginalità sociale che avrebbe dovuto trovare altre risposte” perché “altre forme di supporto e riduzione dei conflitti e delle difficoltà, che abitano la collettività, hanno fallito” (Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale; Relazione al Parlamento 2023).
Servizi offerti:
I principali servizi offerti includono:
- Informazione e orientamento alle parti coinvolte in merito ai programmi di Giustizia Riparativa, ai diritti e alle possibilità di accesso ai relativi percorsi, assicurandosi che la partecipazione sia volontaria e basata sul consenso informato.
- Mediazione Penale, organizzando incontri tra la persona indicata come autore dell’offesa e la vittima, sotto la guida di Mediatori esperti in programmi di Giustizia Riparativa, iscritti nell’elenco di cui all’art. 60 comma 2, D.Lgs. n. 150/22, istituito presso il Ministero della Giustizia, finalizzati alla facilitazione della comunicazione tra le parti, il riconoscimento e la riparazione del danno, prevedendo la possibilità di procedere alla mediazione anche con vittima aspecifica.
- Applicazione dei principali strumenti di Giustizia Riparativa diversi dalla Mediazione Penale, tra cui le scuse formali (apologies/making amends) alla vittima da parte della persona indicata come autore dell’offesa, gli incontri tra vittime e autori di reati analoghi a quello subito dalle vittime (Victim/Community Impact Panel), gli incontri di mediazione allargata (Community/Family Group Conferencing) e i conference groups.
- Elaborazione e attuazione di programmi riparativi, strutturando percorsi personalizzati per la riparazione del danno.
- Monitoraggio e supporto post-programma, seguendo le parti anche dopo il percorso riparativo, per garantire che gli accordi vengano rispettati e sia favorita la reintegrazione sociale.
Collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, da intendersi quale servizio imprescindibile del Centro, attesa la stretta interdipendenza tra il Centro e l’Autorità Giudiziaria, titolata ad aprire la strada a possibili percorsi di Giustizia Riparativa nei diversi gradi del procedimento penale, paralleli alla giustizia contenziosa ovvero alternativi alla pena.