Istituto Romano San Michele

Visita il Museo diffuso del San Michele

Maestro arazziere attivo tra XVIII e XIX secolo Ritratto d’uomo con cane Copia dal Ritratto d’uomo con cane di Bartolomeo Passarotti ai Musei Capitolini Filato in lana e seta cm 65X42 Fiore all’occhiello dell’Ospizio Apostolico del San Michele furono le officine di arazzeria a Porta Portese che nel XVIII secolo fecero concorrenza alle grandi manifatture francesi nella fornitura dei pregiati arredi per palazzi nobiliari e pubblici. Oltre ai grandi arazzi da sala le officine si specializzarono anche in formati più piccoli che riproducevano nelle esatte dimensioni dell’originale dipinti su tavola e tela, come in questo caso: il soggetto è la copia di un dipinto di Bartolomeo Passarotti raffigurante un gentiluomo con un cane e datato alla fine del Cinquecento, oggi conservato ai Musei Capitolini.

Il Museo diffuso del San Michele Dopo il successo di stampa e pubblico, sabato 19 ottobre 2024 l’Istituto Romano di San Michele ha riaperto ai visitatori la mostra “Museo Diffuso del San Michele”, temporaneamente chiusa da gennaio 2024 per importanti lavori di restauro dell’edificio sede della Presidenza e della Direzione nel complesso storico a Tor Marancia. Il percorso museale è stato infatti aperto a tutti grazie a visite guidate gratuite a partire dalle ore 19:00 fino alle ore 23:00, con l’evento “La Notte Bianca dell’Arte al San Michele”. Al percorso espositivo inaugurato il 21 maggio 2022 si sono aggiunte nuove opere, nuove sale e la grande chiesa all’interno del complesso dedicata a San Michele Arcangelo. I lavori di restauro ed efficientamento della storica palazzina Uffici e del grande piazzale interno – fortemente voluti dal Presidente dell’Istituto Giovanni Libanori, in carica dal 27 novembre 2023 – hanno restituito agli spazi interni i colori originali e una ritrovata lumonisità, culminata nel nuovo impianto di illuminazione del prospetto dell’edificio su Piazzale Antonio Tosti che rende giustizia al capolavoro di Alberto Calza Bini, uno dei padri dell’architettura moderna Italiana. In occasione della riapertura saranno esposti al pubblico due eccezionali dipinti restaurati dall’Ente nell’anno 2023 con propri fondi: I figli di Caino di Giulio Aristide Sartorio, olio su tela (1888 circa) e la Madonna del Rosario della cerchia di Marco Benefial, olio su tela (1740 circa), e uno spettacolare arazzo della fine del XIX secolo prodotto dalle ex Officine dell’Ospizio Apostolico a Ripa Grande raffigurate Il Sogno dell’Arabo, restaurato a titolo gratuito dalla scuola ENAIP di Botticino (BS) grazie a un accordo di collaborazione promosso dall’Istituto. Il percorso espositivo sarà ampliato aprendo al pubblico gli uffici della Presidenza e della Direzione – cuore operativo dell’Istituto e ricchi di opere d’arte e memorie storiche – e la grande chiesa basilicale interna dedicata a San Michele Arcangelo, capolavoro di Alberto Calza Bini e vero e proprio museo di dipinti, sculture e arti applicate antiche per la maggior parte inediti. A seguito dell’apertura straordinaria del 19 ottobre, a partire da sabato 9 novembre 2024 e per due sabati al mese sino al 20 dicembre 2025, dalle 10:00 alle 14:00, sarà nuovamente possibile visitare il nuovo percorso espositivo allestito nelle sede monumentale dell’Ente a Tor Marancia accompagnati dal prof. Tommaso Strinati, curatore della collezione d’arte antica e moderna, e dalla dott.ssa Anna Budkova, curatrice e collaboratore dell’Istituto. Dipinti, sculture, arredi, oggetti d’arte applicata e libri dal Seicento al Novecento, conservati nelle sale della palazzina Uffici del complesso, raccontano la storia dell’Ospizio Apostolico del San Michele, un Istituto centrale nella vita sociale e artistica della città che ha caratterizzato il passaggio dalla Roma papale alla Roma moderna. Calendario visite Il calendario delle visite sarà il seguente: Sabato 9 novembre 2024, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 23 novembre 2024, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 7 dicembre 2024, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 21 dicembre 2024, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 18 gennaio 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 1 febbraio 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 15 febbraio 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 1 marzo 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 15 marzo 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 29 marzo 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 12 aprile 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 26 aprile 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 12 aprile 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 10 maggio 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 24 maggio 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 7 giugno 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 21 giugno 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 5 luglio 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 19 luglio 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 30 agosto 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 13 settembre 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 27 settembre 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 11 ottobre 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 25 ottobre 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 8 novembre 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 22 novembre 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 6 dicembre 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 Sabato 20 dicembre 2025, dalle ore 10:00 alle 14:00 l’Istituto rinnova la propria offerta culturale rivolta alla città raccontando, attraverso l’esposizione di una parte del proprio patrimonio storico artistico, la storia dell’ex Ospizio Apostolico del San Michele, oggi Istituto Romano di San Michele, che dal 1686 ha caratterizzato la storia di Roma attraverso una costante assistenza alle fasce deboli della popolazione e grazie alla formazione garantita dalle scuole d’arti e mestieri un tempo rivolte ai giovani. L’iniziativa è promossa dall’Istituto Romano di San Michele, presieduto da Giovanni Libanori. Ideato da Tommaso Strinati, storico dell’arte e conservatore della collezione d’arte dell’Ente, il progetto “Museo Diffuso del San Michele” è una iniziativa di valorizzazione del patrimonio storico artistico ereditato dall’antico Ospizio Apostolico a Ripa Grande, oggi moderna Azienda Pubblica di Servizi alla Persona, che porterà in prospettiva all’allestimento permanente di tutte le opere conservate nella sede storica. Le visite guidate ordinarie al percorso museale, a partire dalle ore 10:00 di sabato 9 novembre 2024, hanno la durata di un’ora circa. L’ingresso alla mostra è gratuito, la prenotazione obbligatoria via email. Per informazioni: www.irsm.it Per prenotazioni: museodiffuso@irsm.it  Foto opere percorso mostra con didascalie scaricabili al link sottostante https://drive.google.com/drive/folders/1OAoWPcQ62BALbccfi8G6g8SLn0ntcp1P Foto opere restaurate di G.A.Sartorio e M.Benefial, con didascalie, scaricabili al link sottostante https://drive.google.com/drive/folders/1lMw3qrS8YLISTRb3uz8EujJ_HzEO045i?usp=drive_link Scheda info mostra Titolo                                                                                        Museo Diffuso del San Michele  Luogo                                                                                     Istituto Romano del San Michele Indirizzo                                                                       Piazzale Antonio Tosti, 4 00147 Roma Date (La Notte Bianca del San Michele)                                                        19 ottobre 2024 Date (visite guidate ordinarie)                                      9 novembre 2024 / 20 dicembre 2025 Orari (La Notte Bianca del San Michele)          Visite guidate ogni ora dalle 19:15 alle 22:15 Orari  (visite guidate ordinarie)                      Visite guidate ogni ora dalle 10:00 alle 14:00    Biglietteria                                                                  Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria     Promossa da                                                          Istituto Romano del San Michele, A.S.P. Realizzazione                                         Ufficio Patrimonio Istituto Romano di San Michele  Curatore                                                                                                     Tommaso

Illuminazione innovativa all’ASP San Michele: sicurezza e estetica al servizio della comunità

Introduzione L’ASP San Michele, Istituto di rilievo nella gestione dei servizi pubblici, ha recentemente inaugurato un nuovo sistema di illuminazione esterna. Questo progetto non solo migliora la visibilità e la sicurezza delle aree esterne e degli ingressi, ma arricchisce anche l’aspetto estetico del comprensorio, conferendo un’immagine rinnovata a questa storica istituzione. Un passo avanti per la sicurezza e l’estetica La decisione di aggiornare l’impianto di illuminazione dell’ASP San Michele risponde a esigenze disicurezza e di efficienza energetica. Con l’installazione di nuove tecnologie LED, l’Istituto non solo garantisce una migliore visibilità nelle ore notturne ma promuove anche una riduzione significativadei consumi energetici. Questa iniziativa sottolinea l’impegno dell’Ente verso la sostenibilitàambientale e la responsabilità sociale. La dichiarazione del Presidente Libanori Il Presidente dell’ASP San Michele Libanori, ha espresso soddisfazione per il completamento del progetto: “Ringrazio gli uffici per l’eccezionale lavoro svolto. Oltre a garantire la sicurezza delle aree frequentate dai nostri ospiti e dalla cittadinanza, abbiamo rinnovato l’estetica di questo importante patrimonio comunitario. È un passo importante verso il continuo miglioramento delle infrastrutture a beneficio di tutti.” Impatti comunitari e prossimi passi Il nuovo sistema di illuminazione esterna dell’ASP San Michele non solo migliora la sicurezza e l’attrattiva delle strutture, ma rafforza anche il legame con la comunità locale. L’illuminazione adeguata facilita l’accesso e l’utilizzo delle strutture da parte degli ospiti e dei cittadini, soprattutto durante le ore serali.Inoltre, sono previsti ulteriori aggiornamenti che continueranno a elevare lo standard di vivibilità e sicurezza del comprensorio. Questi progetti futuri sono parte di un piano più ampio che mira a mantenere l’ASP San Michele al passo con le moderne esigenze infrastrutturali e tecnologiche. Conclusioni L’investimento nell’illuminazione esterna dell’ASP San Michele è un esempio lampante di come le istituzioni possano intervenire concretamente per migliorare la qualità della vita nella comunità. Con questa iniziativa, l’Istituto non solo risponde alle immediate necessità di sicurezza, ma pone anche le basi per uno sviluppo sostenibile e inclusivo del territorio.

L’avvio del Progetto “Sguardi Intergenerazionali – un progetto di fototerapia per confrontare le generazioni”

“Sguardi Intergenerazionali – un progetto di fototerapia per confrontare le generazioni” Presso l’ASP San Michele è stato recentemente attivato un Progetto di fototerapia intergenerazionale al fine di stimolare cognitivamente ed emotivamente gli ospiti della Casa di Riposo e della RSA. L’Istituto, infatti, consapevole dei benefici che possono svilupparsi dall’incontro tra diverse generazioni, ha deciso di promuovere l’invecchiamento attivo dei propri ospiti mediante attività intergenerazionali in collaborazione con il Municipio VIII di Roma Capitale. La coprogettazione con il Municipio VIII, infatti, si configura come un importante strumento per promuovere la collaborazione e consente di allargare la governance delle politiche sociali. La rete sociale e lo scambio con il territorio risultano pertanto fondamentali nello sviluppo del benessere delle comunità educanti che, influenzandosi reciprocamente, contribuiscono alla costruzione di legami solidi e alla promozione di una vita più ricca e appagante per gli individui e le collettività. Destinatari del progetto Il progetto di fototerapia nasce con lo scopo di stimolare cognitivamente ed emotivamente i partecipanti, anziani ospiti dell’Ente e giovani/adulti con handicap (cognitivo e/o fisico medio-lieve) del Municipio VIII, coinvolti attraverso il Servizio per l’autonomia e l’integrazione della persona disabile – SAISH – mediante l’utilizzo di una tecnica espressiva fotografica e mediante lo scambio intergenerazionale dei contenuti e dei vissuti personali. Cos’è la Fototerapia L’elaborazione cognitiva, la percezione e le emozioni sono i processi mentali che garantiscono uno stretto legame tra psicoterapia e fotografia e rappresentano il presupposto per la collaborazione tra le due discipline nell’ambito della Fototerapia. La sua storia affonda le radici nel 1948, quando Hugh Diamond iniziò a utilizzare la fotografia in ambito terapeutico, ma è stato solo nel 1975 che Judy Weiser, psicologa, ha introdotto il termine “Fototerapia” per descrivere l’uso delle immagini come veicolo per esplorare e narrare il proprio mondo interiore. Questa evoluzione ha portato ad una sempre maggiore applicazione della fototerapia in diversi contesti clinico-terapeutici ed educativi (Loewenthal, 2013). Gli ambiti di impiego per la fototerapia sono tra i più vari: multiculturali, scolastici e sanitari. Sviluppo progettuale al San Michele Il progetto di fototerapia condotto da una coppia di professionisti, una fotografa e una psicoterapeuta, si svolge in gruppi di massimo 10 persone, con incontri a cadenza settimanale della durata di 2 ore. Gli incontri si articolano in due momenti. Il primo momento è quello della scelta/esposizione/creazione; il secondo invece è quello della condivisione. Non è richiesta alcuna abilità fotografica specifica. Gli incontri di gruppo vengono proposti ai partecipanti come un’attività terapeutica e uno spazio comune dove ciascuno può esprimersi senza la preoccupazione che il proprio lavoro possa essere soggetto a valutazione dal punto di vista estetico. Le tecniche di fototerapia che verranno applicate, si basano sulle principali tecniche descritte nella letteratura scientifica, con particolare riferimento ai lavori di Judy Weieser, psicologa arteterapeuta fondatrice e direttrice del phototherapy center di Vancouver. Tali tecniche verranno implementate con modalità ad hoc che prendano in considerazione le problematiche legate alla patologia specifica. Gli obiettivi specifici che un gruppo di fototerapia può sviluppare. 1. Esplorazione emotiva: la fototerapia offre uno spazio sicuro per esplorare ed esprimere le emozioni legate a memorie passate, vissuti personali, esperienze presenti, pensieri e credenze disfunzionali dei partecipanti. 2. Supporto sociale: partecipare a un gruppo di fototerapia offre l’opportunità di connettersi con altre persone che hanno affrontato esperienze simili. Il supporto sociale all’interno del gruppo può favorire un senso di appartenenza, condivisione e comprensione reciproca. 3. Elaborazione dell’identità: la fototerapia offre uno spazio per riflettere sull’identità personale. Attraverso il dialogo e la narrazione basati sulle immagini, i partecipanti possono esplorare la propria identità, ridefinendo sé stessi in relazione alla immagine che hanno di sé stessi, degli altri e del mondo circostante. 4. Potenziamento dell’autostima: attraverso l’espressione creativa e la condivisione delle proprie esperienze, i partecipanti possono sviluppare una maggiore fiducia in sé stessi e nelle proprie capacità. La fototerapia può incoraggiare una prospettiva positiva e un senso di realizzazione personale. 5. Educazione all’uso delle immagini: la fototerapia offre uno spazio sicuro e creativo per educare all’uso consapevole di un potente mezzo espressivo come la fotografia; comprendere come impiegarlo correttamente è essenziale per comunicare messaggi personali in linea con la propria personalità in contesti di vita reale e digitale. 6. Miglioramento delle abilità relazionali: la presenza del gruppo favorisce l’esercizio dell’abilità di saper ricevere e dare feedback all’interno di un gruppo di persone e valutare punti di vista alternativi ai propri. 7. Apprendimento di tecniche di base della fotografia e della costruzione dell’immagine: l’esperienza del gruppo di fototerapia prevede la possibilità di acquisire competenze di base sulla costruzione dell’immagine e uso nei contesti digitali. Conclusioni La fototerapia non è soltanto uno strumento clinico al servizio di chi sta affrontando un particolare frangente di malessere emotivo o psicologico. Può essere utile a ciascuno di noi come un mezzo per esplorare e approfondire la conoscenza del proprio mondo interiore, nell’ottica di un percorso di crescita personale. Non è importante che le fotografie, sulle quali si lavora, siano esteticamente perfette, la fotografia viene considerata esclusivamente come una forma di comunicazione emotiva, che può esprimersi in qualsiasi tipo di foto anche in quelle sfocate, imperfette o sgualcite dal tempo.

L’accordo con la Comunità di Sant’Egidio per la concessione d’uso della Chiesa di San Michele Arcangelo per attività di volontariato ed animazione liturgica.

A seguito di Avviso pubblico per la concessione d’uso della Chiesa dell’ASP per attività di volontariato edanimazione liturgica, l’Istituto ha accolto la manifestazione di interesse pervenuta dalla Comunità di Sant’Egidio con la quale ha stipulato un contratto di comodato d’uso. Presidente Libanori: “Nell’ambito della gestione dei beni patrimoniali dell’Istituto, non vogliamo perseguire unicamente un risultato economico in senso stretto, ma abbiamo intenzione anche di curare gli interessi e di promuovere la socializzazione della comunità anziana ospitata presso le nostre strutture. L’accordo con la Comunità di S. Egidio rappresenta inoltre una forma di apertura al territorio degli spazi di aggregazione di cui dispone l’Ente all’interno del proprio comprensorio istituzionale.” La Comunità di Sant’Egidio proseguirà dunque nella promozione dell’animazione liturgica eucaristica, di momenti di preghiera e di socializzazione, di allestimenti di conferenze e dibattiti rivolti agli anziani ospiti dell’Ente ma anche al territorio del Municipio Roma VIII, con particolare attenzione alle problematiche legate alla popolazione anziana e alle fasce più svantaggiate.

All’Istituto San Michele parte il laboratorio di musicoterapia per gli anziani ospiti della RSA e Casa di riposo

Roma, 29 ottobre 2024 Il 29 ottobre, presso l’Istituto Romano San Michele di Roma si è svolta la presentazione del progetto di musicoterapia rivolto ai pazienti della Casa di Riposo e della RSA dell’Ente. Il progetto, a cura dell’associazione stART A.P.S. e condotto da Massimiliano Faraci e Silvia Sini, si attiverà a partire dal 5 novembre p.v. La musicoterapia è un approccio terapeutico che utilizza la musica e le sue proprietà per migliorare il benessere generale delle persone, sia fisico che psicologico. Questa terapia comprende diverse attività oltre all’ascolto, come cantare, suonare degli strumenti, ballare ma anche parlare e discutere di musica. Attraverso tali attività è pertanto possibile promuovere il benessere fisico, emotivo e sociale dei partecipanti, rendendo la musicoterapia un’importante risorsa all’interno dell’Istituto. La World Federation of Music Therapy ha infatti  definito nel 1996 la Music Therapy come “l’uso della musica e/o degli elementi musicali (suono, ritmo, melodia e armonia) da parte di un musicoterapeuta qualificato, con un utente o un gruppo, in un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive.” Il progetto di Musicoterapia, contribuendo a stimolare cognitivamente ed emotivamente gli ospiti delle strutture residenziali dell’Ente mediante attività musicali di gruppo ed individuali, arricchisce ulteriormente il vasto programma di attività che si svolgono presso l’ASP San Michele. Un ulteriore step per combattere l’invecchiamento e stimolare la memoria, l’attenzione e le emozioni degli anziani.

Presidente Libanori: “un incontro proficuo con il Senatore Lotito sul tema dell’inclusione sociale”

COMUNICATO STAMPA Roma, 25 ottobre 2024 Nella giornata di ieri, il Presidente dell’ASP San Michele Giovanni Libanori è stato ricevuto a Villa San Sebastiano dal Senatore Claudio Lotito per una visita istituzionale. Il tema portante dell’incontro è stato quello dell’inclusione sociale. Occorre infatti ricordare che tra gli incarichi assegnati al Senatore Lotito figura, tra l’altro, quello di membro della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza. Nell’ambito dell’iniziativa legislativa, inoltre, in qualità di senatore ha presentato come cofirmatario i DDL sull’Istituzione dell’Autorità garante dei diritti delle persone anziane e sulle Disposizioni in materia di inserimento nel mondo del lavoro delle donne vittime di violenza di genere e domestica e vittime di violenza con deformazione o sfregio permanente del viso, nonché dei figli delle vittime di femminicidio. “Riconosco da tempo l’impegno del Senatore Lotito volto all’eliminazione di qualunque forma di discriminazione all’interno della società, ma sempre nel rispetto delle diversità”. Ha così esordito il Presidente dell’ASP San Michele Giovanni Libanori. “Ci tenevo molto a far conoscere al Senatore la realtà del San Michele, un’Azienda che si pone al servizio dei cittadini e che basa la propria esperienza sul senso di appartenenza, di familiarità e di comunità”. “Sul tema della popolazione anziana conveniamo entrambi sul fatto che le persone anziane rappresentano una componente fondamentale della nostra società e che risulta pertanto opportuno fare un passo in avanti nell’effettività delle tutele di questa importante categoria di cittadini. Un’altra tematica a me cara e su cui stiamo lavorando al San Michele – prosegue il Presidente Libanori – è quella relativa alle donne vittime di violenza. Mediante progettualità innovative, abbiamo intenzione di attivare servizi per contrastare condizioni di isolamento, povertà ed esclusione dal mondo del lavoro. Vogliamo fornire alle donne vittime di violenza opportunità che promuovono l’indipendenza, specialmente economica, con un’attenzione all’inclusione e all’autoaffermazione. Infine – conclude Libanori – ho colto l’occasione per invitarlo presso il comprensorio dell’Ente per fargli conoscere da vicino la nostra realtà”.

Il Vescovo Godfrey Igwebuike Onah in visita al San Michele

Roma 24 ottobre 2024 Questo pomeriggio il Presidente Giovanni Libanori, alla presenza del Cappellano del San Michele Rev. Don Giuseppe Guarrera, ha ricevuto con grande piacere all’interno dell’Istituto Godfrey Igwebuike Onah, Vescovo Cattolico della Diocesi di Nsukka in Nigeria. È stata l’occasione per illustrare al Vescovo tutta quella serie di servizi e attività che ogni giorno l’ASP San Michele mette in campo a favore delle fasce più svantaggiate della popolazione. Il Vescovo è rimasto piacevolmente stupito, mostrando grande interesse per il prezioso lavoro svolto dall’Ente. Congratulandosi con l’operato di tutto il personale, ha dichiarato infine che continuerà a seguire da vicino gli sviluppi del San Michele poiché rappresenta un esempio nel campo dell’assistenza e un’importante fonte di ispirazione per costruire nuovi servizi sanitari anche in Nigeria.

Approvata la stipula del contratto di comodato d’uso gratuito con il Municipio VIII per l’ospitalità di persone senza fissa dimora

COMUNICATO STAMPA LIBANORI (PRESIDENTE ASP SAN MICHELE) “UN’AZIONE DOVEROSA: SAREMO SEMPRE DALLA PARTE DEI PIÙ BISOGNOSI” L’ASP San Michele approva la stipula di un contratto di comodato d’uso gratuito con il Municipio VIII di Roma Capitale per l’ospitalità di persone senza fissa dimora. Roma, 23 ottobre 2024 “Nel corso del CDA di martedì 22 ottobre, con l’unanimità di tutti i consiglieri – che ringrazio – abbiamo approvato la stipula di un contratto di comodato d’uso gratuito con il Municipio VIII di Roma Capitale per l’attivazione di un centro per l’ospitalità H24 a favore di persone senza fissa dimora”. Lo dichiara il Presidente dell’ASP San Michele Giovanni Libanori. Per far fronte all’imminente avvio dei lavori di ristrutturazione di alcuni locali all’interno del comprensorio istituzionale dell’ASP, già destinati alla realizzazione di progetti di Housing first e di Stazione di posta a cura del Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, a inizio ottobre il Municipio VIII aveva richiesto all’Istituto San Michele la concessione d’uso gratuito di alcuni locali di sua proprietà  per l’ospitalità di persone senza fissa dimora, in attuazione del piano emergenze climatiche 2024-2025. “Considerata l’importanza e il valore sociale che riveste tale servizio abbiamo ritenuto di accogliere tale richiesta mettendoci da subito a disposizione del Municipio. A partire dal 24 di ottobre sino al 31 gennaio 2025, concederemo gratuitamente alcuni locali della palazzina Giuliani che si trova all’interno del nostro comprensorio istituzionale”. Il centro per l’ospitalità H24 a favore di persone senza fissa dimora sarà gestito, su incarico del Municipio, da un organismo di comprovata esperienza nel settore. “Un’azione doverosa per la storia e le finalità dell’Istituto. Il San Michele – conclude Libanori – sarà sempre dalla parte dei più bisognosi”.