Con questa normativa nascono le Aziende di servizi alla persona (Asp) come strumento a disposizione degli enti locali per finalità assistenziali.
Con 30 voti favorevoli e 8 astenuti il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, in data 6 febbraio 2019, ha approvato il testo unificato delle proposte di legge regionali n. 50 e 59, concernente “Riordino delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) e disciplina delle Aziende pubbliche di servizi alla persona (Asp)”. Con questa legge, come spiegato dall’assessore Sartore nell’illustrazione in Aula del provvedimento, “si completa il quadro dei servizi sociali dopo l’approvazione del Piano sociale” avvenuta in precedenza. “Con la trasformazione in Asple Ipab (attualmente 55 nella nostra Regione, di cui tre di grande rilievo, con un patrimonio che garantisce una rendita annua superiore ai cinque milioni di euro) diventano uno strumento operativo che viene messo a disposizione dei Comuni per l’attuazione delle politiche sociali, avendo sempre presente la qualità e la sostenibilità dei servizi”.
Nella seduta sono stati approvati, con emendamenti provenienti dall’assessore Sartore e dai consiglieri, i rimanenti articoli del testo unificato: il 15 (Vigilanza e controllo), il 16 (che applica alle Asp il sistema di contabilità economico patrimoniale che adotta anche la Regione), il 17 (che attribuisce al patrimonio indisponibile delle Asp tutti i beni destinati al loro funzionamento), il 18 (Trasformazione in persone giuridiche di diritto privato senza scopo di lucro), il 20 (Regolamento), il 22 (Clausola valutativa) e il 23 (Disposizioni transitorie e finali).
Approvati senza emendamenti invece gli articoli 19 (disposizioni comuni alle Ipab trasformate in persone giuridiche di diritto privato), 21 (sul personale), 24 (Abrogazioni), 25 (contenente le clausole finanziarie, 200 mila euro per l’anno in corso e 220 mila per ciascuno dei prossimi due), 26 (Entrata in vigore). Approvato anche un ordine del giorno a firma Valentina Corrado (Movimento 5 stelle), presentato in sostituzione di un emendamento della stessa consigliera poi ritirato, che contiene in allegato un elenco delle Ipab e della loro situazione amministrativa, utile ai fini degli obblighi previsti dalla clausola valutativa contenuta nel testo.