Istituto Romano San Michele

La riforma delle Ipab è un atto concreto che testimonia l’attenzione della Regione Lazio alle grandi difficoltà economiche e sociali presenti nella società. Organismi come le ex-Ipab devono assolutamente tornare ad essere un punto di riferimento per tutti i cittadini, basti pensare ai nostri anziani e alle persone diversamente abili

L’approvazione della riforma delle Ipab votata dal Consiglio regionale migliora l’efficienza e l’efficacia della gestione dei servizi sociali e socio-sanitari, educativi anche attraverso un nuovo sistema di governance omogeneo in grado di promuovere e facilitare la collaborazione interistituzionale di tutti i soggetti pubblici e la messa in rete delle ASP nei territori, assicurando una vigilanza diffusa e costante.

Organismi come le ex-Ipab devono assolutamente tornare ad essere un punto di riferimento per tutti i cittadini, basti pensare ai nostri anziani e alle persone diversamente abili. Per questo la riforma delle Ipab è un atto concreto che testimonia l’attenzione della Regione Lazio alle grandi difficoltà economiche e sociali presenti nella società.

“Siamo partiti dalla volontà di ridurre i costi, tagliere le spese inutili ma l’obiettivo vero di questa riforma è proprio quello di creare una rete capillare diffusa su tutto il territorio che offra ai cittadini una gestione trasparente e sana della cosa pubblica, e di tutti quei servizi che sono utili alle persone che in questo periodo sono maggiormente esposte alla profonda e radicata crisi”- così il presidente, Nicola Zingaretti.

“Con la riforma si completa il quadro dei servizi sociali dopo l’approvazione del Piano sociale avvenuto lo scorso 24 gennaio. Le Ipab, nelle diverse vesti giuridiche di Aziende di Servizi alla Persona (ASP) o di Organismo di diritto privato diventano uno strumento operativo che mettiamo a disposizione dei Comuni per l’attuazione delle politiche sociali, avendo sempre presente la qualità e la sostenibilità dei servizi. Le Ipab sono attualmente 55 nella nostra regione, di cui tre di grande rilievo (Istituto Romano di San Michele, Centro Regionale S. Alessio e Istituti di Santa Maria in Aquiro)- così l’assessore al bilancio, Alessandra Sartore, che ha aggiunto: con questa riforma, attesa da 16 anni, miglioriamo l’efficienza e l’efficacia della gestione dei servizi sociali e socio-sanitari ed educativi anche attraverso un nuovo sistema di governance omogeneo in grado sia di promuovere e facilitare la collaborazione interistituzionale di tutti i soggetti pubblici sia di facilitare la messa in rete delle ASP nei territori e di assicurare una vigilanza diffusa e costante. In un quadro di grande difficoltà nella garanzia dei diritti fondamentali, specie per persone in difficoltà come gli anziani o i disabili, organismi come le ex-Ipab hanno un ruolo fondamentale. Restituiamo loro la funzione con cui vennero create: non più centri di spesa e di potere, ma realtà che erogano servizi per chi ha più bisogno”.