Domenica 28 maggio ricorrerà la XXII Giornata del Sollievo, istituita con direttiva emanata nel 2001 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di “promuovere e testimoniare, attraverso idonea informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo più giovarsi di cure destinate alla guarigione”.
La Presidente dell’ASP San Michele, Livia Turco, in occasione di questa ricorrenza significativa, ha voluto esprimere alcune considerazioni sul tema con l’auspicio di promuovere una “cultura della dignità della vita in ogni sua stagione”.
Queste le parole della Presidente: “Garantire ad ogni persona la dignità del fine vita, promuovere il “pallium” che avvolge le persone non lasciandole sole nel momento finale della vita è un dovere inderogabile. Questo significa attenzione umana, ascolto, calore della relazione umana, alleviare il dolore. Tali diritti vanno garantiti in ogni luogo, nelle strutture socio-assistenziali, promuovendo un numero adeguato di hospice, incentivando, in particolare, l’assistenza domiciliare.
A livello europeo, nel percorso verso la consapevolezza dell’importanza dei diritti dei pazienti, occorre sicuramente menzionare la Carta europea dei diritti del malato, proposta nel 2002 da Active Citizenship Network/Cittadinanzattiva. I diritti da essa trattati, basandosi sulla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (vd. articolo 35 sulla “Protezione della salute”), risultano importanti nella definizione dei rapporti tra i cittadini europei e i rispettivi sistemi sanitari. La Carta europea dei diritti del malato, oltre a favorire la costruzione di un’identità europea, nasce con l’obiettivo di riunire i diritti inalienabili dei pazienti che ogni Stato membro dell’UE dovrebbe tutelare e garantire ai cittadini, facilitando di conseguenza il dialogo tra le diverse parti interessate nella definizione di alcuni standard e in vista di un’armonizzazione tra i vari sistemi sanitari.
Nello specifico, il tema del sollievo viene affrontato dall’art. 11 (“Diritto a evitare le sofferenze e il dolore non necessari”), il quale stabilisce che “ogni individuo ha il diritto di evitare quanta più sofferenza possibile, in ogni fase della sua malattia”.
Il livello di tutela dei diritti dei pazienti, tuttavia, varia notevolmente da un Paese all’altro poiché ciascun sistema sanitario nazionale degli Stati membri dell’UE manifesta realtà piuttosto diverse. Alcuni sistemi, infatti, possono avere carte dei diritti dei pazienti, leggi specifiche, regolamenti amministrativi, carte dei servizi, ecc., o non avere nessuno di questi. Eppure il rafforzamento dei diritti stabiliti nella Carta europea dei diritti del paziente diventerà effettivo solo attraverso la cooperazione e l’impegno di tutte le parti interessate in ambito sanitario, richiedendo il contributo e l’impegno delle istituzioni sanitarie, dei professionisti, dei dirigenti, dei governi e degli organi amministrativi.
In Italia, come ricorda la Presidente dell’ASP Livia Turco: “La legge c’è: è la legge n. 38 del 2010, tra le più avanzate d’Europa. Va applicata in tutte le sue parti e in ogni parte del Paese. Bisogna, inoltre, combattere il dolore severo che accompagna diverse malattie croniche. Dolore che umilia la persona e che degrada la condizione di vita. La Giornata del Sollievo rappresenta l’occasione per promuovere la cultura della dignità della vita in ogni sua stagione e per sollecitare gli attori pubblici, il personale socio-sanitario, i cittadini tutti ad impegnarsi per raggiungere questo traguardo di civiltà”.